
E' un grafico che dice tanto, secondo me. Se sei giovane e pensi che quello che fai non serva a niente, perche' dovresti fare fatica? Perche' provarci del tutto?
Per portare la Silicon Valley in Italia occorre prima cambiare le teste ai giovani, agli studenti. Far capire ai ragazzi che il loro futuro dipende da quello che fanno, non dalle raccomandazioni. Che i fattori esterni, anche in Italia, sono solo scuse. Anche in Italia, "you write your own destiny, you make your own future". Non solo in Silicon Valley.
Lo so, forse ci vorrebbe anche un Presidente come Obama, e forse un giorno arrivera'. Pero' non e' facile, e non averlo e' solo un'altra scusa.
Visit msnbc.com for Breaking News, World News, and News about the Economy
Quando visto il grafico mi è spuntato un "!" sulla testa...
RispondiEliminaPenso che anche il discorso di Steve Jobs a Stanford (2005) vada insegnato agli studenti italiani e in generale ognuno di noi dovrebbe ascoltarlo ogni tanto...
(link: http://www.youtube.com/watch?v=D1R-jKKp3NA)
Non credo che la lettura del grafico sia così semplice. Credo ci sia una correlazione tra la limitatezza degli obiettivi dei giovani italiani e l'oggettiva importanza dei fattori esterni.
RispondiEliminaDato che gli studenti non hanno grandi ambizioni (vogliono fare l'avvocato, l'ingegnere, non il "Bill Gates"), cioè non vogliono stravolgere la società, obiettivamente le regole e le convenzioni della stessa hanno un peso reale.
Penso che in Italia si abbiano maggiori probabilità di creare il prossimo Twitter, piuttosto che aprire una farmacia o uno studio di avvocati. Ovviamente tenendo conto del numero di aspiranti.
In conclusione, dunque, bisognerebbe sia stimolare i giovani ad avere grandi obiettivi che convincerli di potercela fare.
Se poi riuscissimo anche ad eliminare il sistema feudale degli ordini professionali, non sarebbe neanche male.
Questa è è la giusta fotografia di quella parte del nostro paese abituata a lamentarsi, criticare e a invidiare.
RispondiEliminaUn'altra parte invece tendenzialmente si lamenta meno e cerca soluzioni individuali ai propri problemi, crede nel merito e sa che con tanta passione, impegno e testa bassa si possono raggiungere incredibili obiettivi.
Ma soprattutto crede in un'esistenza più elevata, non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista emozionale e della dignità.